Il rapporto tra poesia e arti visive, pittura in particolare, è molto antico. Simonide di Ceo fu tra i primi ad affermare: “La pittura è una poesia muta e la poesia una pittura parlante”, declinando in questo modo un modello stilistico e compositivo che attraverserà i secoli e che da Orazio in poi sarà definito come ut pictura poesis (la poesia è come la pittura).
Ognuno di noi durante la lettura compie inconsciamente un processo creativo: traduce il testo scritto in immagini, in forma più o meno evocativa a seconda dell’impatto che quello scritto ha su di noi.
Con il duplice obiettivo di promuovere la lettura e di rendere più stimolante l’interpretazione letteraria, agli alunni della Classe Seconda del Liceo è stato affidato il compito di tradurre in immagini la novella “Federigo degli Alberighi”, tratta dal Decameron di Boccaccio.
Ecco alcuni lavori!